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La Chiesa di Santa Maria della Consolazione al Foro Romano si trova in Piazza della Consolazione nel Rione X (Campitelli) a Roma, la sua intitolazione è legata all'immagine della Madonna della Consolazione affrescata su un muro di Vico Jugario nel 1385, essa serviva per il conforto alle persone condannate a morte nella Rupe Tarpea, la tradizione vuole che un giovane ingiustamente condannato, si salvò perché aveva invocato la Madonna.

L’edificio fu costruito nel 1470, e tale immagine fu tolta dal muro e posta sull’altare, fu poi ricostruita nei primi anni del 1600, mentre la facciata è del 1827.

La Facciata si dispone su due ordini, in quello inferiore mediante delle lesene corinzie è divisa in cinque parti, le tre centrali hanno dei portoni, le due laterali delle finestrelle.

Il portale centrale come di consueto è più grande di quelli laterali, ha un frontone triangolare, mentre i due laterali hanno i frontoni curvilinei.

L’ordine superiore ha una larghezza minore. Sono presenti due statue per lato che rappresentano i quattro profeti (Isaia, Zaccaria, Ezechiele e Geremia), nel corpo centrale sono presenti due lesene per ogni lato al centro è presente un finestrone, incorniciato da due colonnine e da un frontone curvilineo, e alle due estremità sono presenti due semplici volute. Il tutto è sovrastato da un frontone triangolare, al cui vertice è presente una croce.

L’Interno ha la pianta a tre navate, con dieci cappelle, con diverse opere di pregio, e l'abside.

Nell’altare maggiore si trova l’affresco (m. 1,70 x 1) che raffigura la venerata immagine di S. Maria della Consolazione del XIV secolo restaurata con maestria da Antoniazzo Romano, la Madonna è rappresentata seduta su uno scalino, con una veste rossa e un ricco manto celeste, in piedi sulla sua gamba sinistra, si trova il Bambino Gesù, nell'atto della benedizione.

Curiosità:
Alcune di queste cappelle furono decorate grazie alle corporazioni delle arti e dei mestieri, così come avvenne per la chiesa di S. Maria dell’Orto, con la differenza che quest’ultima fu gestita interamente dalle varie associazioni.
La chiesa fu costruita nel 1470 e nel corso dei secoli ha subito varie trasformazioni.
L'interno è a tre navate e cinque cappelle per lato, tra le opere principali ricordiamo gli affreschi di Taddeo Zuccari.
L'origine del nome, deriva dal fatto che nel 1385, un nobile condannato, fece collocare in questo luogo, un'immagine della Vergine Maria, al fine di consolare i condannati a morte, che venivano giustiziati sulla vicina Rupe Tarpea.
Unmittelbar neben dem Forum Romanum und dem Monte Camprino, der Besonders interessant: hier wird ein heiliger in den Nöten der Krebskranken angerufen.
Una chiesa meravigliosa a due passi dal foro romano e che ospita capolavori come gli affreschi della scuola manierista degli Zuccari e del Pomarancio o l'immagine della Madonna della Consolazione attribuita ad Antoniazzo Romano in una cornice di stucchi dorati e cappelle ricchissime ognuna da scoprire con la propria storia...
La chiesa venne edificata nel XV secolo ed è legata alla tradizione che racconta che un nobile che stava per essere giustiziato in piazza, nel momento di pentirsi prima di morire, aveva espresso il desiderio che nel luogo del supplizio venisse posta l'immagine della Vergine a conforto dei condannati alla pena capitale, durante i loro ultimi momenti. Quindi il nome della chiesa, così come della piazza antistante ha origine proprio da questa storia. Come si diceva sopra nel 1470, dopo i numerosi miracoli attribuiti all'immagine venne edificata, la prima volta, la Chiesa. In seguito venne aggiunto un ospedale e la chiesa venne ricostruita da Martino Longhi il vecchio che ideò la facciata nello stile della Controriforma. L'edificio comprende 11 cappelle laterali e la celebre immagine della Vergine che è stata stata posta nel presbiterio. Fino al 1936 alle spalle della chiesa rimase l'ospedale della Consolazione che venne costruito nel XVI secolo. In questo noscomio si trovavano i migliori medici specializzati in traumatologia affiancati da benefattori e santi, tra i quali San Luigi Gonzaga.
Consolare gli afflitti e i sofferenti è un esercizio che richiede non solo comprensione ed impegno nei confronti del prossimo ma anche amore nel senso più lato possibile.
Per questo l'uomo ha bisogno dell'intercessione di una figura sacra, che possa, dall'alto della sua statura intervenire, distribuendo a chi si trova in situazioni di difficoltà, amore e consolazione.
Questa figura sacra è la Madonna della consolazione e ad essa è stata dedicata una tra le chiese di maggior pregio artistico e di estatica bellezza che la città di Roma possa vantare.
La chiesa si trova sulle pendici della rupe Tarpea e fino agli anni '30 del secolo scorso, per poterla raggiungere, era necessario attraversare un fitto dedalo di vicoli e di strade che costituivano la trama di un quartiere abitato da romani e romane che la frequentavano quotidianamente per le funzioni religiose e per la spiritualità personale.
Ora tutto questo si è perso e la chiesa troneggia isolata nella piazza che reca il nome stesso della consolazione, alla quale nel passato i romani si affidavano per ricevere dalla Madonna conforto e comprensione.
Le opere d'arte, presenti all'interno dell'edificio sacro, sono di incommensurabile bellezza e si resta attoniti quando lo sguardo si posa su di esse.
L'occhio umano non sempre comprende le simbologie degli affreschi e dei dipinti che osserva, pur tuttavia ne resta estasiato e in questa circostanza le cappelle della consolazione che si snodano nelle due navate laterali sono come degli scrigni al cui interno sono incastonati gioielli di rara beltà.
Le cappelle sono tutte protette da cancellate di ferro, alcune di queste probabilmente risalenti ad epoche corrispondenti alla commissione delle opere ivi inserite.
Se poi avete la fortuna di conversare con Padre Roberto, appartenente all'ordine dei frati minori, che ha la cura di questa splendida chiesa e dell'annessa sacrestia, avrete la possibilità di ammirare uno straordinario affresco, attribuito ad Antoniazzo Romano, magnificamente conservato in sacrestia e raffigurante il Cristo che si erge nel sepolcro a mezza figura ed un altrettanto straordinario rilievo marmoreo raffigurazione la crocifissione del Cristo realizzata da Luigi Capponi.
Tra le cappelle che conservano opere d'arte di eccelso pregio artistico segnalo la Cappella Mattei magnificamente affrescata da Taddeo Zuccari nel XVI con episodi della passione del Cristo.
Sopra l'altare della cappella maggiore, situato all'interno dell'abside, campeggia l'immagine sacra della Madonna della consolazione, regina degli afflitti, di autore ignoto, realizzata probabilmenre nell'alto medioevo e restaurata da Antoniazzo Romano.
Da non trascurare, poi, la Madonna in trono con bambino, pala d'altare realizzata da Livio Agresti, detto il Ricciutello, artista di origine romagnola poco noto ed assai meno conosciuto di altri pittori ed affermatosi come valentissimo manierista cinquecentesco in Roma.
I dipinti del romano Baglione, tra cui spicca l'adorazione dei magi, sono tra le cose più alte della cappella progettata magnificamente dall'architetto Ferreri.
Da tornarci assolutamente.
Sehr schöne Kirche, die trotz unmittelbarer Nähe zum Forum Romanum nicht von Touristen überlaufen ist.