انجمن راهنمایان محلی

Michele Soldovieri

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Sostiamo qualche minuto davanti la facciata di San Frediano per ammirarne il magnifico mosaico parietale prima di addentrarci a visitare l'interno.
Il doppio registro del mosaico ci dice che la parte superiore raffigurante l'ascensione del Cristo effigiato nella mandorla tra due angeli, è opera di un artista influenzato dalla tradizione bizantina mentre gli apostoli decorati musivamente nella parte inferiore risentono di esperienze locali.
L'interno è ricchissimo di decorazioni pittoriche e marmoree.
Nella cappella del soccorso spicca la tomba Guidiccioni datata XII secolo con un'antichissima scritta in volgare.
Il fonte battesimale, scolpito in maniera mirabile da valentissimi artisti del marmo, rifulge in tutta la sua maestosità nel disegno dei rilievo marmorei.
Giuliano da Pisa, Baratta, Lombardia, Guidonia, Sorri, Del Tintore, Mannucci, Scaglia e Lomi sono i pittori che, oggi affatto misconosciuti, all'epoca con i loro dipinti hanno decorato magnificamente le cappelle in cui ripartito l'interno della chiesa di San Frediano.
Antica Osteria Pisano
2024 Jul 27
L'aggettivo antica può lasciare interdetti se usato in determinati contesti, se invece lo si utilizza per la cucina, esso assume un connotato positivo che rimanda alla tradizione, altro concetto che in cucina non può non avere un significato di affidabilità.
L'osteria Pisano raccoglie e semina a favore di chi si siede ad uno dei suoi tavoli ed il viandante lo ha fatto a pranzo, "raccogliendo" e mangiando un ottimo piatto di alici fritte e un irresistibile piatto di spaghetti a vongole.
Che dire altro, se non bravi, cortesi e garbati nel servizio, efficiente e giusti nel conto.
Da tornarci sicuramente.
Se, per caso, passato ponte Garibaldi, volgiamo prima a destra che a sinistra , un'immediata sorpresa è la chiesa di Sant'Agata, quasi sempre chiusa.
È subito lì, accanto alla farmacia, all'imbocco di via della Lungaretta; fermiamoci un momento a guardare la facciata, la parte superiore di un capriccioso settecento, certi particolari gustosi: per esempio, le due grandi ali raccolte che, ai lati della finestra centrale, ne fanno quasi un corpo; e il motivo ornamentale viene ripreso e trasformato nelle due alette sopra il portale, con uno stesso preciso movimento aggraziato. L'interno è a una sola navata, lunga e un po' stretta: il soffitto a culla, ricurvo e tutto pallidamente istoriato. Esigue cornici brune racchiudono i medaglioni tondi e ovali, formano una specie di trama o di rete, dando delicato rilievo ai toni sbiaditi della pittura (G. Veroni).
Solo per questo soffitto e per l'eleganza del movimento architettonico di cui esso è centro, vale la pena di andare in Trastevere, chiedere alla confraternita che cura e amministra la chiesa di Sant'Agata nei contigui locali, all'interno dei quali è posizionato un bellissimo arazzo, il giorno e l'ora in cui è possibile visitarla.
L'interno non è accessibile poiché oggetto attualmente di lavori di restauro.
La facciata che sempre, per gli edifici religiosi, assume la configurazione di una porta d'accesso al mondo interiore della preghiera, si presenta con un abito che annuncia l'avvento di un nuovo stile architettonico, il barocco.
Il viandante come tutti coloro che attraversano piazza San Bernardo non possono distogliere lo sguardo dal capolavoro di Carlo Maderno.
Il profluvio di colonne bianche, allineate sui due lati e sulla base, conferiscono monumentalita' e maestosità a questo bel quadriportico, realizzato per far far convergere il concetto di accoglienza con quello di sovrana architettura.
La statua dell'apostolo San Paolo è lì presente per invitarti ad entrare nella basilica ed il mosaico con le sue tessere colorate attira il tuo sguardo al fine di comprenetrarti nel mistero.
Tutto qui è al servizio del fedele che vuole immergersi nel sacro ed anche il giardino, pur scevro di elementi religiosi, assolve a questa funzione.
Poi viene il momento di entrare nella basilica, ma già l'accesso e la visita del quadriportico sono elemento di sacerta'.