انجمن راهنمایان محلی

Roberto Cecchini

95 نظر در 1 مکان
Torre Dei Borgia
2024 Oct 28
Ma cosa è quella bellissima costruzione che si staglia nel cielo guardando il piazzale di fronte a San Pietro in Vincoli. Una torre direte voi....e lo era...perché in realtà si tratta attualmente del campanile della chiesa di S. Francesco di Paola. In origine però di torre si trattava ma poi fu poi aggiunta sulla sommità la cella campanaria e attualmente è l'unico campanile che ha come base una torre e non viceversa. È detta per tradizione Torre dei Borgia perché sembra appartenere all'adiacente palazzo ma appartenne ai Cesarini (che probabilmente la inglobarono nel loro palazzo) e quindi ai Margani, ai quali il palazzo fu ceduto e dei quali compare lo stemma sopra una feritoia (ma a Roma esiste, nella omonima piazza, anche la torre dei Margani o torre Margana, NdR). Ha una mole compatta, realizzata in laterizio e con base quadrata munita di speroni di rinforzo e traforata da feritoie, questa torre fu eretta nel sec. XII e nel xv secolo venne rinforzata con l'aggiunta di beccatelli di travertino. Proprio di fronte - anche se non si può notare dal piazzale - si gioca la visuale con un’altra struttura medievale, la Torre degli Annibaldi che si trova sull'omonima via, poco distante dallo stupendo ninfeo sotterraneo. Oggi come specificato appartiene ai frati Minimi di S. Francesco di Paola, ai quali fu donata probabilmente insieme con il contiguo palazzo nel 1662 da un frate calabrese, (un tale Pizzallo, che acquistò il tutto dai Cesarini). Chiusa all'interno del recinto del monastero, sarà difficile che riusciate a visitarla ma godetene la vista da fuori e almeno ora sapete cosa sia. Utili info? Lasciate un like alla recensione e guardate le mie altre recensioni fatte su Roma e non solo.
Venus Fountain
2024 May 28
Costituisce la parte centrale del bastione che è la recinzione di contenimento del giardino segreto del Casino Algardi. Due rampe la congiungono al sovrastante giardino la cui balaustra, costituisce il coronamento superiore della fontana e presenta elementi architettonici in muratura e in ferro per armonizzarsi con l'intera composizione. La struttura portante venne realizzata da Angelo Peruzzi e la parte in mosaico e stucco invece da Giovanni Battista Ferrabosco. In realtà è difficile capire che si tratta di un complesso unico e si tende a identificare la fontana solo con la parte centrale dove c'è un ambiente scavato nella roccia con un'ampia apertura quadrata, arricchita da due colonne molto vicine ai muri laterali. All'interno, come nei ninfei arricchiti da una nicchia a rocaille nel muro di fondo, si trova (o meglio si dovrebbe trovare) la statua di Venere. La statua originale, opera dell'Algardi, fu sostituita, nel 1709, da una statua di Venere che si trovava all'interno del Casino ma anche questa ebbe un destino infelice e se ne vede solo la metà inferiore. Ai due lati si aprono due nicchie arricchite con altrettante statue raffiguranti Flora e un Sileno, anche queste copie e anche queste ampiamente vandalizzate e rimaste acefale. Difficile anche riconoscere nella statua di venere le gambe nude con una lunga veste svolazzante nella parte posteriore. Un tempo la base della statua era ornata da delfini che tiravano la conchiglia sulla quale la dea si ergeva e ovviamente anche di questi non si ha traccia. Il tutto è stato restaurato e in parte recuperato ma non riesce a ritrovare la magia di un tempo nonostante il grande sforzo fatto per riqualificare l'area. Comunque merita una visita e una osservazione meno distratta. Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni su Roma fatte.
Cappella dei Pamphili
2024 May 28
La potrete visitare, per quel poco possibile, solo il sabato pomeriggio quando l'adiacente S. Pancrazio la apre per celebrare la messa. Fu voluta da Alfonso Doria Pamphili per accogliere le spoglie del fratello e del padre in qualcosa degno del nome della casata. Fu così che commissionò ad Odoardo Collamarini a fine 1800 una cappella in stile neogotico. Terminata nel 1902 nell’area della Fontana dei Delfini, andata persa nel 1849 durante l'assedio dei francesi alle truppe di Garibaldi, era un gioiello anche se presto cadde in rovina e in penoso abbandono, preda di atti vandalici come tutta l'area. Ripulita e ripristinata ora è protetta - per fortuna sottolineo - da una cancellata e da un sistema di videosorveglianza. Sopraelevata ha una bella scala che conduce al portale di legno, sovrastato dagli stemmi delle famiglie romane proprietarie, la colomba dei Pamphili e il giglio degli Aldobrandini ai quali si somma l’aquila ad ali spiegate della famiglia Doria. Il timpano è impreziosito da una decorazione rappresentante “Madonna con bambinello benedicente” affiancata da due angeli. Veramente bella e originale nel suo aspetto, si fonde benissimo con il Giardino del Teatro realizzato da Busiri Vici e si richiama al Casino Algardi che le sta quasi di fronte. Ci arrivate percorrendo un sentiero sulla destra appena passato l'arco dei quattro venti. Da riscoprire e valorizzare, come tutta la zona del parco. Se vi sono stato utile lasciate un like alla recensione e guardate le altre fatte su Roma.
Piccola piccola, con una facciata che promette qualcosa ma un interno che ne mantiene un altro....una delusione direte voi? Ma che...una scoperta! Quella cancellata potrebbe far desistere ma la curiosità per quella facciata settecentesca dove spicca l'affresco con il miracolo di S. Biagio (salvò un bimbo da un soffocamento) non può non destare interesse. Si entra e dell'antichissima chiesa che ha origine nella seconda metà dell'XI secolo non c'è praticamente niente (tutto rifatto intorno al 1830), quando venne affidata all'Ospizio degli Armeni che ora la gestiscono come la chiesa della propria comunità. Custodisce la reliquia della gola del Santo (accanto alla porta così che tutti i fedeli possano baciarla per devozione e per chiedere la grazie, NdR) e anche un'antica immagine seicentesca della madonna delle Grazie. Entrando si rimane colpiti dall'armonia delle forme che uniscono linee moderne ed elementi classici ma soprattutto si percepisce serenità e accoglienza, forse eredità di quella tradizione che è rimasta nel nome e che deriva dall'usanza di distribuire il pane ai poveri (oggi si fa il giorno della festa del santo, il 3 febbraio e la pagnotta va conservata un anno intero). Era detta anche de cantu secuta per via di varie storpiature romanesche e la più attendibile fa riferimento al fango delle piene del Tevere che rimaneva nei dintorni, asciugandosi e dando luogo alla "seccata". Non mancate di visitarla se passate di qua, ricordando di rispettare la sacralità del luogo. Utili info? Lasciate un like alla recensione e date un'occhiata alle altre che ho fatto su Roma.
La colonna della Vittoria per la Breccia di Porta Pia è stata eretta di fronte al monumento commemorativo sul luogo della breccia e non appartiene allo stesso, sono due monumenti separati.
Le celebrazioni del 1895 per i venticinque anni dalla Liberazione di Roma diedero modo alla Società per il Bene Economico ( di natura repubblicana e massonica) di proporsi per costruire una colonna commemorativa a proprie spese. La colonna venne fornita dal Comune ed era spezzata in due (come molte di quelle rinvenute vicino al Pantheon). Il progetto venne affidato all'architetto Carlo Aureli mentre fu il suo allievo Giuseppe Guastalla a realizzare la scultura della Vittoria che andava sopra la colonna (ci vollero poco più di due mesi per realizzare la scultura, un tempo record). Il monumento è costituito da quattro parti: il piedistallo, la colonna con capitello corinzio, il globo sferico e la statua della Vittoria.
Nel capitello le foglie d'acanto sono state sostituite da palme con trofei tra le volute. La statua della Vittoria alata ha il capo ornato da alloro e dalla stella dell'Italia a cinque punte e nella mano destra sorregge la palma della Vittoria, mentre nella sinistra i Fasci della Concordia. In origine la colonna era posta molto più centralmente ed era molto più visibile ma venne spostata negli anni 60 per ragioni di viabilità. Rispetto alla targa posta sulla breccia questo monumento è molto più elegante e purtroppo lo sfondo di marmo un po' ne fa perdere di magia. Andrebbe valorizzato e sicuramente l'area intorno ripulita e migliorata. Se vi ho dato informazioni utili lasciate un like.